martedì 10 novembre 2009

Processo G8 di Genova...un vero scandalo...all'italiana..!!

Tribunale italiano provoca indignazione per l’assoluzione di 16 ufficiali di polizia nel processo per il caso del G8 di Genova

[The Telegraph]
Il tribunale italiano ha assolto 16 ufficiali di polizia accusati di aver progettato una brutale repressione dei manifestanti no-global al summit del G8 del 2001.
Il giornalista Mark Covell, che era presente durante gli scontri, reagisce alla sentenza dei giudici. Dopo gli attacchi aveva dichiarato alla BBC: “Pensavo che sarei morto. Potevo sentire il rumore delle mie ossa rompersi all’interno del corpo”.
Ci sono state urla di “Vergogna, vergogna” da parte di attivisti indignati in aula quando la sentenza è stata annunciata dal giudice dopo un processo durato quattro anni.
Tra gli assolti a Genova c’erano i tre principali ufficiali responsabili di mantenere l’ordine al summit nella storica città portuale nel nord-ovest dell’Italia.
Altri tredici agenti di grado inferiore sono stati giudicati colpevoli di accuse che vanno dall’aver inventato false prove, comprese bottiglie molotov, all’aver aggredito i manifestanti e fatto perquisizioni arbitrarie durante una irruzione prima dell’alba in una scuola dove i manifestanti, compresi alcuni attivisti britannici, stavano alloggiando durante l’incontro del G8.
Grazie alla lunghezza dei processi di appello italiani e alla prescrizione probabilmente nessuno degli imputati trascorrerà un solo attimo in prigione.
Attivisti italiani e stranieri alla scuola Diaz hanno dichiarato di essere stati attaccati mentre dormivano e hanno descritto atti di estrema brutalità da parte dei Carabinieri. Ottantadue dimostranti, tra i quali britannici, irlandesi, italiani e polacchi, sono stati feriti durante l’irruzione nella scuola nella notte tra il 21 e il 22 Luglio del 2001 e 63 sono stati ricoverati in ospedale. I britannici coinvolti nelle violenze hanno descritto pestaggi indiscriminati messi in atto dalla polizia con i manganelli. Un centro di detenzione è stato paragonato a un “ospedale da campo della guerra di Crimea”, pieno di gente con ossa rotte e ferite alla testa.
La polizia inizialmente ha accusato i manifestanti di aver attaccato le linee di sicurezza e ha dichiarato di aver rinvenuto alcune armi nella scuola. Tuttavia successive indagini hanno mostrato che i manifestanti erano disarmati e che non reagirono violentemente.
Il giornalista britannico freelance Mark Covell dopo l’attacco ha dichiarato alla BBC : “Pensavo che sarei morto. Potevo sentire il rumore delle mie ossa rompersi all’interno del corpo. Il mio polmone è collassato. Quasi tutte le costole della parte sinistra sono fracassate. La mia milza è spappolata. Quello è stato solo il primo attacco. Poi è arrivato il secondo. Mi hanno colpito ancora, solo perché mi muovevo un po’. Ho solo mosso il braccio e mi hanno colpito ancora, di seguito per circa cinque, dieci minuti.”
Immagini del sangue che ricopriva pareti e pavimenti della scuola hanno causato indignazione in Italia e all’estero. Uno degli agenti condannati, Michelangelo Fournier, ha negato la tesi ufficiale nel 2007. Ha dichiarato che dopo il passaggio della polizia la scuola sembrava una “macelleria.”
Fournier dovrà scontare una condanna di due anni. Il resto dei poliziotti condannati hanno avuto condanne che vanno da un mese a quattro anni e sono stati condannati a pagare risarcimenti alle vittime.
Durante il summit, nel corso delle manifestazioni degli attivisti no-global, un manifestante è stato ucciso da un colpo di pistola da un carabiniere, più di 200 persone sono state ferite e 240 sono state arrestate.
Molti dei poliziotti processati sono ancora in servizio e alcuni sono stati nel frattempo promossi. Due sono attualmente ufficiali dell’unità antiterrorismo italiana e dei servizi segreti. L’accusa aveva chiesto condanne molto più severe.
“Oggi è uno dei giorni più tristi nella storia della Repubblica dal dopoguerra” ha dichiarato Vittorio Agnoletto, uno degli organizzatori del movimento no-global, ora membro del Parlamento Europeo per il Partito Rifondazione Comunista.
“Da ora in poi i capi della polizia che permetteranno ai loro uomini di spaccare la testa e la schiena della gente che dorme pacificamente potranno essere sicuri dell’impunità e avere la garanzia di una brillante carriera”. Ma il sottosegretario al ministero degli Interni Alfredo Mantovano, del partito di destra Alleanza Nazionale, ha dichiarato che la sentenza ha mostrato che le forze di polizia italiane sono “sane e meritano la gratitudine di tutti”.
A luglio di quest’anno, in un altro processo, un’altra corte aveva condannato 15 agenti italiani di aver abusato dei dimostranti che si trovavano agli arresti alla Polizia di Genova. In tribunale le vittime hanno dichiarato di aver subito percosse, calci e pestaggi ed essere state costrette a inneggiare slogan in onore di Mussolini.
L’anno scorso, i giudici hanno condannato 24 manifestanti per vandalismo e saccheggio, con condanne dai 5 mesi agli 11 anni di prigione.
[ traduzione di ItaliaDallEstero.info ]

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