martedì 10 novembre 2009

Ci considerano, e a ragione, una nazione di mafiosi.....sino a quando non ci ribelleremo.........

Soprusi al G8 di Genova

[TAZ]
Assolti i vertici della Polizia
I più alti dirigenti di Polizia sono stati assolti nel processo per i soprusi contro i contestatori del G8. Solo 13 i funzionari condannati.
Roma taz. “Vergogna,Vergogna!” Il presidente del tribunale aveva appena finito di leggere la sentenza quando numerosi spettatori si sono immediatamente alzati e hanno espresso la loro indignazione. Il pubblico ministero aveva le lacrime agli occhi di fronte al susseguirsi di assoluzioni che il giudice ha proclamato. Erano 29 i funzionari di Polizia che lui aveva condotto in tribunale come responsabili del brutale atttacco alla scuola Diaz di Genova alla fine del G8 sette anni fa. Solo 13 sono stati condannati giovedì sera, i più alti dirigenti tutti assolti.
Nella tarda serata del 21 luglio 2001 un grande spiegamento di forze di polizia era penetrato nella scuola che serviva da dormitorio per gli oppositori del vertice. I poliziotti li picchiarono brutalmente quando la maggior parte gà dormiva e arrestarono poi tutte le 93 persone – italiani, tedeschi, inglesi, spagnoli- in quanto membri di una sedicente associazione criminale. Le immagini dei molti feriti che con ossa e denti rotti e con trauma cranici venivano trasportati fuori dalla scuola in barella fecero il giro del mondo.
I poliziotti avrebbero dovuto infrangere la resistenza dei militanti violenti, addussero come scusa una volta i capi della Polizia. Nonostante i numerosi laghi di sangue nella scuola, sul pavimento delle classi, sui gradini delle scale sui termosifoni, la polizia affermò che i dimostranti si erano già feriti “prima “ durante gli scontri in strada il giorno precedente. E come prova che nella scuola non avevano trascorso la notte giovani critici della globalizzazione bensì un commando d’attacco dei Black Block furono mostrate due bombe molotov che si trovavano presumibilmente nell’atrio della scuola. Nel giro di pochi giorni però il castello di carta delle probabili prove contro i contestatori del vertice era crollato; al suo posto – e di questo ne era dopo tutto convinto anche il pubblico ministero Enrico Zucca – si rivelò il mostruoso disegno di un assalto dei poliziotti ben pianificato e coperto dalla massiccia falsificazione di prove. Registrazioni video dimostrarono che la Polizia stessa aveva introdotto le molotov nella scuola. Si poteva addirittura vedere il corpo completo dei dirigenti di polizia discutere intorno alla busta che conteneva le due bottiglie; altrettanto visibile era anche il momento in cui un poliziotto introduceva la “prova” nella scuola
Cosi si ritrovarono sul banco degli imputati non coloro che avevano manifestato contro il vertice bensì 29 poliziotti. E in realtà la procura non è riuscita ad esaminare la responsabilità dei numerosi “picchiatori” in quanto questi erano comparsi all’attacco nella scuola mascherati con elmi e sciarpe. I dirigenti però, così come il capo delle truppe della celere di Roma, che aveva attaccato picchiato i dimostranti, dovevano rispondere di ferite corporali. Inoltre i dirigenti furono accusati di falsificazione di prove e simulazione di reato. Ad esser condannati sono stati però solo 11 funzionari della celere – come se avessero colpito di propria iniziativa mentre i vertici nazionali della polizia, durante l´intervento, rimanevano a guardare. E riguardo le molotov solo due poliziotti sono stati condannati ad una pena di reclusione di due e tre anni, rispettivamente. Colui che aveva portato le bombe a scuola e il collega che le aveva introdotte al suo interno. Eppure secondo le particolarità del diritto penale italiano nessun poliziotto dovrà scontare la pena in carcere. Una lieve condanna per alcuni e allo stesso tempo, tuttavia una clamorosa assoluzione per la Polizia italiana. Agli occhi del tribunale a coloro che hanno diretto la regia di quell’orgia di violenza non è imputabile alcuna colpa.
[ traduzione di ItaliaDallEstero.info ]

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