Silvio, alias Mohammed Esposito
29 novembre 2009
Siamo seri. Il ragionamento di Silvio Berlusconi a Olbia è accademico: “Se oggi il turismo rappresenta il 10 per cento del Pil, noi dobbiamo portarlo al 20 per cento”. E chi tira su il Pil? “Le hostess. Mi ero proposto per il casting”. E che faranno le hostess per il Pil? Potranno raccontare barzellette. Il presidente del Consiglio tira fuori una scenetta ambientata sui sedili di un volo Alitalia: giovanotto che di Pil la sa lunga, ragazza corrucciata accanto. “Che libro legge?”, chiede lui. “Un libro sull'amore”, risponde lei. “E di cosa parla?”. “Sostiene che gli uomini più romantici siano i napoletani, quelli sessualmente più potenti gli arabi”. “Piacere, Mohammed Esposito”.
E Berlusconi, più napoletano che arabo, strizza l’occhio al vescovo di Tempio, seduto in prima fila e quasi collassato: “Poi, Eminenza, passo da lei a confessarmi”. Oggi è una domenica bestiale, un giretto in Chiesa sarebbe utile e comodo. Il musetto psichedelico di Ghedini ha stancato. E poi i tribunali sono chiusi, il Milan gioca a Catania, Veronica bussa a denari, Noemi lunedì ha un compito in classe... Se per l’anima c’è sempre un condono peccatorum, per la noia ci sono dieci serie della Piovra da rivedere. Per entrare nei ruoli. Con la fantasia, of course.

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