Ocse, segni di ripresa. istat, italiani più ottimisti. "Berlusconi esulta". Disoccupazione record negli Usa........
ITAGLIA....

Buone notizie per l'Italia dall'Ocse. Secondo l'incide del mese di settembre, l'Italia mostra "rafforzamenti della crescita". Un miglioramento generalizzato, con "segnali di tentativi di espansione" anche in altri paesi su cui tuttavia la stessa organizzazione parigina invita alla cautela nelle interpretazioni. Perché "l'atteso miglioramento dell'attività, relativo ai potenziali di lungo termine, può essere in parte attribuito a un calo degli stessi potenziali di crescita e non solamente a un miglioramento della stessa attività economica". In ogni caso per la media dei 30 paesi dell'area a settembre il superindice ha segnato un incremento di 1,3 punti rispetto al mese precedente, e di 3,4 punti nel paragone su base annua. Per l'Italia è avanzato di 1,3 punti dal mese precedente, mentre la crescita su base annua, pari a 10,8 punti, è la più consistente tra i paesi considerati. Secondo l'organizzazione in Italia l'economia è orientata su "espansione".
Una tendenza che sembrerebbe avere degli effetti anche sul morale degli italiani, che si dicono contenti della loro vita sociale. Secondo una ricerca dell'Istat, la percentuale di famiglie che giudica la propria situazione economica sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente è più alta di quella rilevata nel corrispondente periodo del 2008 (44,9% rispetto a 39,4%). Un dato che indica un miglioramento, visto che tra il 2007 e il 2008 era stato osservato un incremento rilevante di quanti percepivano la propria situazione economica in peggioramento (da 41,0% a 54,5%). L'unica categoria professionale per la quale non si osservano cambiamenti rispetto all'anno precedente è quella dei lavoratori in proprio: tra questi, nel 2009, la proporzione di individui soddisfatti (47%) e insoddisfatti (50,7%) è sostanzialmente identica a quella dell'anno precedente.
Il presidente del consiglio Berlusconi non ha perso l'occasione di sfoderare il suo ottimismo. «Il peggio della crisi è alle spalle», ha detto il premier. «La crisi ha segnato più di altri la Gran Bretagna, essendo la sua economia basata sulla finanza» e ha portato l'Italia «al terzo posto in Europa». Come contribuenti, poi, l'Italia sarebbe «sesta nelle Nazioni Unite. Insomma, non possiamo lamentarci».
Si lamenta invece Obama dopo che sono stati diffusi i dati sulla disoccupazione che ha raggiunto il 10,2%, un dato più alto di quello previsto. Sono stati persi negli ultimi mesi 190mila posti di lavoro contro i 175mila previsti da gli analisti.
Una tendenza che sembrerebbe avere degli effetti anche sul morale degli italiani, che si dicono contenti della loro vita sociale. Secondo una ricerca dell'Istat, la percentuale di famiglie che giudica la propria situazione economica sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente è più alta di quella rilevata nel corrispondente periodo del 2008 (44,9% rispetto a 39,4%). Un dato che indica un miglioramento, visto che tra il 2007 e il 2008 era stato osservato un incremento rilevante di quanti percepivano la propria situazione economica in peggioramento (da 41,0% a 54,5%). L'unica categoria professionale per la quale non si osservano cambiamenti rispetto all'anno precedente è quella dei lavoratori in proprio: tra questi, nel 2009, la proporzione di individui soddisfatti (47%) e insoddisfatti (50,7%) è sostanzialmente identica a quella dell'anno precedente.
Il presidente del consiglio Berlusconi non ha perso l'occasione di sfoderare il suo ottimismo. «Il peggio della crisi è alle spalle», ha detto il premier. «La crisi ha segnato più di altri la Gran Bretagna, essendo la sua economia basata sulla finanza» e ha portato l'Italia «al terzo posto in Europa». Come contribuenti, poi, l'Italia sarebbe «sesta nelle Nazioni Unite. Insomma, non possiamo lamentarci».
Si lamenta invece Obama dopo che sono stati diffusi i dati sulla disoccupazione che ha raggiunto il 10,2%, un dato più alto di quello previsto. Sono stati persi negli ultimi mesi 190mila posti di lavoro contro i 175mila previsti da gli analisti.
06 novembre 2009
(L'Unità)

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