giovedì 29 ottobre 2009

Caso Mills più grave di quello Marrazzo, ma Berlusconi non si dimette....



E' più grave, sotto ogni profilo, la frequentazione di un trans o la corruzione di un testimone, per non parlare di quella di un giudice?

La domanda sorge spontanea mettendo in fila le agenzie di queste ore. Piero Marrazzo, accogliendo l'invito arrivato anche da questa piazza del dissenso, ha deciso di andarsene, di ritirarsi, di chiudere con la politica, di mettere fine anche alla penosa disputa sui modi e sui tempi delle dimissioni. I suoi errori, la mancata denuncia del ricatto non potevano portare ad altra conclusione, ma sarà doveroso dargli atto di aver compiuto una scelta che altri neppure si sognano di imitare, anzi talvolta neppure gli viene chiesto dai medesimi, a destra come a sinistra, che non hanno esitato a scagliare pietre e pietroni contro l'ormai ex governatore del Lazio.

Mentre le agenzie battevano la lettera di dimissioni di Marrazzo, altre agenzie riportavano la decisione della corte d'appello di confermare la condanna a carico dell'avvocato Mills per essere stato un testimone corrotto che avrebbe ricevuto centinaia di migliaia di euro per mentire, per coprire il potentissimo presidente del Consiglio, i cui collaboratori sono già stati condannati per aver passato una mazzetta a un giudice.

Non ci piace la comparazione tra bugie e comportamenti sbagliati, ma sarà almeno lecito chiedere se questi comportamenti debbano essere considerati incompatibili con qualsiasi funzione pubblica?

Chi ha chiesto legittimamente le dimissioni di Marrazzo intende ora reclamare a gran voce quanto meno l'auto sospensione di Berlusconi? Oppure bisogna fingere di non vedere, di non sentire, di non sapere?

Sappiamo che anche queste domande saranno inserite nella categoria dell'anti berlusconismo "infantile e rancoroso", ce ne faremo una ragione, sarebbe assai più penoso essere inseriti nella lista dei doppio pesisti, degli ipocriti, di quelli che "...non fate il gioco di Berlusconi... facciamo finta di nulla...".

Non sappiamo se l'avvocato Mills sia un trans o se frequenti i trans, ma la sua seconda condanna e le motivazioni portate dal tribunale ci sembrano non meno rilevanti, per usare un eufemismo, delle tante pagine dedicate a Piero Marrazzo e alle sue frequentazioni.

Giuseppe Giulietti

(28 ottobre 2009)

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