4 anni e 6 mesi di carcere Mills condannato anche in appello
David Mills.....
La Corte d'Appello di Milano ha confermato la condanna a 4 anni e 6 mesi nei confronti dell'avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari. Confermato anche il risarcimento alla presidenza del consiglio, costituitasi parte civile, pari a 250 mila euro
David Mills
Milano, 27-10-2009
La seconda sezione della Corte d'Appello di Milano ha confermato la condanna a quattro anni e sei mesi nei confronti dell'avvocato inglese David Mills per
corruzione in atti giudiziari. I giudici hanno confermato anche il risarcimento alla presidenza del consiglio, costituitasi parte civile, pari a 250 mila euro. Nello stesso processo era imputato anche Silvio Berlusconi ma la posizione del premier era stata stralciata in conseguenza del lodo Alfano, riguardante le piu' alte cariche dello Stato e il dibattimento a suo carico era stato sospeso.
"Faremo ricorso in Cassazione". Ad annunciarlo e' uno dei difensori di David Mills, l'avvocato Alessio Lanzi. "Il nostro commento - dice subito dopo la sentenza di condanna in appello del legale inglese - non puo' che essere amaro ed esprimere una sensazione di diasgio. Credo che questa sia una decisione che mette a dura prova la nostra fede nella giustizia. Non c'erano ragioni per condannare. Dopo la bocciatura del lodo Alfano da parte della consulta, il dibattimento a carico di Berlusconi ricomincera', anche se davanti a un altro collegio rispetto a quello presieduto da Nicoletta Gandus, che aveva condannato Mills.
Questo collegio, infatti, e' incompatibile, e di conseguenza si dovra' tenere una apposita udienza nella quale i giudici presieduti da Gandus 'si spoglieranno' del processo che sara' assegnato ad altri giudici. Difficile prevedere i tempi entro i quali ricomincera' il dibattimento per il premier.
"La decisione della Corte d'Appello di Milano nel processo Mills e' del tutto illogica e nega in radice ogni risultanza in fatto e in diritto. Un processo svolto in tempi record negando qualsiasi prova e rifiutando qualsiasi possibilita' di difesa. Tale decisione non potra' che essere annullata dalla Corte di Cassazione": cosi' Niccolo' Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato del premier in una nota.
"Comunque, ancora una volta - aggiunge - si conferma che a Milano non si possono celebrare processi quando, ancorche' indirettamente, vi sia un collegamento con il Presidente Berlusconi".

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