venerdì 11 settembre 2009

Tarantini, Berlusconi e le tante amiche...


Editoriale di Alessandro Cardulli

Giampaolo Tarantini fa (quasi) tenerezza. Parla molto spesso con Berlusconi, sono una cinquantina le telefonate fra ottobre 2008 a febbraio di quest’anno. Gli da del lei, ma è prodigo di consigli come si usa fra compagni di bagordi: ”Oggi porto una bionda che non può assolutamente perdere", “oggi ce ne è una bellissima” e cose simili diceva al presidente del Consiglio. Insomma una specie di postino, invece di portar lettere, recapitava donne come se fossero pacchi a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa .

Un giorno gli suggerisce perfino di dar buca ad un importante appuntamento perché il pacco-donna che recapita “ne vale la pena”. Berlusconi mostra qualche incertezza. Ma Giampi, così lo chiamano nella Bari-bene, insiste. Non sarebbe la prima volta che il capo del governo inventa una scusa e va là dove lo porta il cuore, direbbe la Tamaro. Dove cuore va sostituito con altra parola meno nobile ma altrettanto importante. Poi gli suggerisce anche i nomi di quelle che “rimarranno” per passare la notte. A volte una, a volte due donnine, disponibili a giacere con lui nel lettone regalato da Putin.

Magari per rendere più eccitante la scena e dare soddisfazione al “macho” che convive in Berlusconi, si danno qualche bacetto o effusioni più consistenti. Un po’ di lesbismo è quello che ci vuole per completare il festino. Bene.Tarantini racconta ai giudici, parla, parla, ma sempre pronuncia queste parole: “Berlusconi non sapeva che le pagavo”. Insomma il premier va tenuto fuori da queste storie. Giampi lo rispetta talmente che gli da del lei. Non vuole coinvolgerlo nei suoi affarucci. Niente sapeva, niente sospettava. Davvero fa (quasi ) tenerezza. Berlusconi, invece, che non risponde a domande ed afferma che si tratta di falsità anche se la voce intercettata è proprio la sua, si espone al ridicolo. In fondo, ora che ci pensiamo, fa (quasi) tenerezza anche lui.
Allora Tarantini dice che ha organizzato per lui diciotto feste, che ha portato più di trenta pacchi-donna a casa del premier, che alcune sono rimaste per prestazioni sessuali. Ma a “papi” non è mai venuto in mente di chiedere a Giampi dove trovava tutte quelle “amiche” che allietavano i festini? Non si è mai accorto che non erano educande, verginelle di primo pelo? E’mai possibile abbia pensato che si trattasse di amore a prima vista, del colpo di fulmine? Ha mai pensato che il rapporto sessuale fra una ventenne di belle speranze e un ultra settantenne lascia perlomeno adito a molti dubbi sulla sua natura? Ha mai pensato che due fanciulle che si dedicano a giochi amorosi di natura saffica, una lesbicata per dirla brutalmente, per eccitarlo perché forse ne ha bisogno, non lo fanno per amore ma per soldi? E’ vero che Berlusconi si definisce un superman, un torero, l’uomo più affascinante del mondo. Ma a queste balle ci può credere, o far fnta di credere, uno dei direttori dei suoi giornali e delle sue tv. Un comune mortale no.
(Dazebao)
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