La sterzata partigiana di Silvio Berlusconi
FUORIPAGINA
20/04/200 |
Iaia Vantaggiato
Iaia Vantaggiato
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Evviva! Silvio Berlusconi parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile. Non si sa dove, non si sa con chi, ma stavolta ci sarà. Il fatto è rilevante: per quattordici anni tondi, dagli spalti del governo come da quelli dell'opposizione, il cavaliere era sempre riuscito a dribblare la festa fondativa della Repubblica italiana e della sua democrazia. Quest'anno si cambia registro. Quest'anno Silvio festeggia. “Credo – spiega - che ci sia bisogno di dire qualcosa, perché di questa festa non se ne appropri soltanto una parte”. Certo, il capo del governo e della destra non sfilerà a Milano: non è uomo da sfidare i fischi. Al contrario, farà il possibile per mantenere segreta la sua agenda di sabato prossimo, giusto per tenere fissi i riflettori su se stesso, cosa che, al contrario delle contestazioni, apprezza assai. Quasi certamente sarà a Roma, con il presidente della Repubblica e le alte autorità dello Stato. Poi, dicono, potrebbe rendere omaggio ai sodati americani caduti per restituire la libertà all'Italia. Tanto per chiarire che liberatori non furono i partigiani e meno che mai quelli comunisti, ma i soldati che sono oggi in Afghanistan e in Iraq.Già, ma perché, dopo quattorici anni di letargo, questo improvviso risveglio? Silvio Berlusconi, inutile illudersi, è uno che la propaganda la conosce bene e sa adoperarla da maestro. Niente a che vedere con i dilettanti allo sbaraglio che hanno provato a imitarlo, sul fronte opposto, dal 1994 in poi. La scelta di partecipare alla festa della Liberazione è dunque certamente calcolata, studiata e preparata, anche se camuffata con i panni dell'estemporaneità e della scelta improvvisa.In primo luogo, la sterzata “partigiana” rivela che, per la prima volta dal giorno della sua celebre “discesa in campo”, il cavaliere non ha paura di inimicarsi la parte più nostalgica e fascistoide del suo elettorato. Sa di avere ormai defiitivamente in pugno non solo quello che fu il partito di sua proprietà, Forza italia, ma anche tutta An. Se qualcosa deve temere, sono casomai le spinte opposte, esageratamente democratiche e antifasciste, di Gianfranco Fini (e non è escluso che la decisione di celebrare la storica data dipenda, almeno in parte, proprio dalla necessità di non lasciare troppo spazio su quel fronte proprio a Fini).In secondo e più decisivo luogo, Berlusconi ritiene che i tempi siano ormai maturi per portare l'attacco al cuore della resistenza. Intesa come resistenza alla sua egemonia, una fastidiosa indisponibilità ad accettare il suo potere e la sua visione del mondo che gli ha tarpato le ali sin da quel 25 aprile del 1994.Ora non più. Ora ritiene che sia possibile conquistare quella che, sul fronte dell'egemonia culturale, è quasi l'ultima ridotta dell'opposizione al suo modo di intendere la democrazia politica e sociale: la celebrazione delle origini della repubblica. Sogna un 25 aprile sottratto infine alle fantasie di uguaglianza giustizia sociale e democrazia partecipata che avevano animato la Resistenza e consegnato ai paladini di una società liberamente ingiusta, non dittatoriale ma fondata sulla diseguaglianza e sull'elogio della sopraffazione da parte delle fasce sociali più forti.C'è da temere che ci riesca.
I COMMENTI:
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- Non c'è nessuna sterzata di nessun tipo, nessun tentativo di attaccare qualsiasi cultura partigiana o di appropriarsi dei tesori culturali altrui. Gli attacchi alla cultura della democrazia più pesanti si chiamano grande fratello, amici e isola dei famosi.
E' semplicemente l'applicazione della classica teoria dell'agenda setting: spostare l'argomento di discussione mediatica su un terreno favorevole.
E il terreno favorevole è lo spauracchio comunista; la presunta non democrazia della sinistra che non lo ammette o lo contesta alle celebrazioni per il 25 aprile. Lui, uno che della liberazione non gliene frega niente, la democrazia è un fastidio, lui ci accuserà di essere stalinisti non appena oseremo contestarlo.
Tutto questo per non parlare di crisi economica sotto elezioni- La crisi è stata rimossa nella realtà virtuale delle battute scritte da mediaset, ora anche per la Marcegaglia.
Marcie ne avrà sicuramente qualcosa in cambio: la distruzione dei contratti collettivi?
Per dirla con il blog spinoza: il peggio della crisi è alle nostre spalle, e non aspeta altro che ci chiniamo.
Saluti a tutti 24-04-2009 00:27 - piergigio
- sono sardae sono avvilita che un piccolo soggetto fa tutto quello che vuole , sappiamo che fa la fine di mussolini , ma quando? sono d'accordo , ma che non metta più piede nella mia sardegna . basta la ceminticazione che ha fatto . spero che il popolo sardo capisca (in ritardo ) che il messia sia alla fine (almeno da noi . ma continuo a non capire . 23-04-2009 23:59 - roberto
- Per battere Berlusconi la sinistra dovrebbe sviluppare la capacità di prevedere le sue mosse, anticiparlo e poi sorprenderlo. Peccato che siamo sempre in ritardo come in questo caso per la festa del 25 Aprile. E poi come si può pretendere di trasformare la società se non la si conosce. S'è mai provato ad interrogare in maniera scientifica dei giovani sul significato della Resistenza, della Costituzione? Partiamo da li e sbattiamocene di quel che fa il volpone di Arcore. komunista lagunar e un po' scazza'. 23-04-2009 21:25 - Daniele D.P.
- Vorrei capire che pensieri ha avuto berlusconi per questo cambio cosi'clamoroso,avra' fatto i soliti calcoli elettorali,che schifo,ridurre la festa piu'importante per il nostro paese in uno spot elettorale,cosi' come sta facendo per i terremotati.Spero che il popolo si svegli da questo lungo sonno,è tutto un illusione,la realta' è diversa.. 23-04-2009 20:59 - lorenzo
- del resto, come disse tempo fa, suo padre aveva fatto la resistenza in svizzera...ahahahahahaha 23-04-2009 20:07 - akopo
- credo ch ben presto dovremo iscriverci tutti a una nuova resistenza...se vorremo giustizia 23-04-2009 18:48 - caramadre aldo
- A PAOLA:meno male che gli italiani sono sempre stati fascisti,saremmo nelle stesse condizioni dei cinesi,cubani,coreani,etc.etc.etc!!!
A GIUSI:penso che tu sappia cosa sia la DEMOCRAZIA:libertà individuale, cara!!! L'UGUAGLIANZA,intesa alla Marx, è dittatura è comunismo!!!
A IAIA VANTAGGIATO: anche tu sei sulla stessa onda di Giusi:nessuno ti ha spiegato che non siamo tutti uguali,che le tue esigenze possono essere diverse dalle mie!COMPAGNI,LA DIVERSITA'E'L'ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA!CIGALIGA-BUM!!!Anarchico-Liberal-Reazionario!!!!!! 23-04-2009 18:47 - Cigaliga Bum
- Era solo questione di tempo. Se ha deciso di appropriarsi anche del 25 aprile è perché, forte della sua purtroppo enorme popolarità, probabilmente giudica che è arrivato il momento di dare una picconata (altro che quelle del "picconatore" storico) decisiva alla Costituzione che vuole abbattere e stravolgere. Come i ruderi di Onna. 23-04-2009 16:27 - Mon-El
- Si, va bene, ma io sono in dubbio se andarci per non lasciargli la piazza o se non andarci per lo schifo: aiutatemi a risolvere il dilemma!!! 23-04-2009 16:15 - Ivana
- Per la verita´ Forza Italia e la Lega parteciparono alle manifestazioni del 25 Aprile 1994, ma furono "democraticamente" cacciati a sputi e cazzotti. Da allora per motivi di ordine pubblico la festa se la sono autocelebrata quelli che si ritengono esclusivisti della resistenza. Se questi sedicenti liberatori fossero un po´ meno incivili la festa sarebbe di tutti da sempre. 23-04-2009 16:07 - vittorio
- (Il Manifesto)


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