sabato 28 marzo 2009

Biotestamento. Cattolici? No, fanatici senza pietà

Biotestamento. Cattolici? No, fanatici senza pietà
Venerdì 27 Marzo 2009 15:55
E-mail Stampa PDF

Editoriale di Alessandro Cardulli

Il corpo non è tuo, appartiene allo Stato, anzi a una maggioranza che attualmente lo governa. La Costituzione della Repubblica italiana, che garantisce dignità e libertà al corpo in quanto involucro della persona, viene messa sotto i piedi da coloro che hanno manomesso e ucciso il testamento biologico. Donne e uomini del Pdl di Berlusconi, di An, della Lega con l’ausilio dei guastatori dell’Udc, che si sono impadroniti della rappresentanza dei cattolici e rispondono, così, direttamente a personaggi della Curia come il cardinal Bagnasco.


Ma non sono cattolici, il cattolicesimo non ha niente a che vedere con costoro, anche se sono uomini di chiesa. Si tratta invece di fanatici, spietati fanatici. Quello che è accaduto al Senato, quel voto che ha cancellato il diritto di ognuno di noi a disporre della propria vita, è, a parer nostro, il fatto più grave nella storia della nostra Repubblica. E di misfatti ne abbiamo visti non pochi. Dall’olio di ricino che i fascisti costringevano a bere a chi rifiutava, per esempio, di fare il saluto a braccio alzato, dalle carceri in cui gli antifascisti venivano rinchiusi, ai morti ammazzati dal piombo della polizia, alle stragi, negli anni bollenti del dopoguerra, giù giù fino alle manifestazioni contro il governo Tambroni appoggiato dai neofascisti , alle lotte dei braccianti e dei contadini poveri, represse da polizia e carabinieri. Vennero “usati“ perfino banditi come Salvatore Giuliano per uccidere i contadini di Portella della Ginestra .

Potremmo parlare delle cariche da parte delle polizia scelbiana, dei morti di Reggio Emilia e poi, più vicino a noi, la violenze contro in giovani a Genova. Ancora: i corpi deviati dello Stato, gli anarchici che volano dalle finestre, certo anche le brigate rosse , il terrorismo nero. E’ la storia complessa di questo paese che ognuno può rivivere. La “memoria“ non significa celebrare una volta l’anno qualche avvenimento che ha segnato la vittoria sofferta della democrazia, che è costato centinaia, migliaia di morti. Non saremo noi a negare il valore di celebrazioni come quella avvenuta qualche giorno fa alle Fosse Ardeatine, per ricordare un barbaro eccidio commesso dai nazifascisti contro cittadini inermi. Ma la “memoria” indica un valore : la libertà, la dignità della persona. Questo valore era e resta alla base del testamento biologico, quello vero e non quel testo uscito dal voto del Senato che mette il tuo corpo nella mani di una maggioranza fanatica. Stando a quanto detta quel provvedimento, anche se non hai voglia di mangiare te lo possono imporre.

La forza pubblica ti può far ingoiare la minestrina. Banalizziamo a fronte di un vero dramma vissuto da tante famiglia, da tante donne e uomini che sono solo dei morti viventi, che si nutrono con un sondino e che possono respirare con le macchine fine a un tempo illimitato? No, non banalizziamo. Perché quella legge che ora passa all’esame della Camera è talmente infame che può avere sviluppi imprevedibili intervenendo anche nella nostra vita di tutti i giorni. Una democrazia che accettasse quel “testamento” non sarebbe più tale. Svuoterebbe la Costituzione dei valori fondanti e ci renderebbe schiavi della nostra stessa vita, prigionieri condannati ad un carcere eterno. C’è ancora tempo per impedire un tale scempio. Ma ci siamo troppo distratti rispetto a quanto stava avvenendo. Gli appelli di due uomini di scienza , Umberto Veronesi e Ignazio Marino, a dare battaglia, ad una mobilitazione di massa, non hanno ricevuto fino ad ora rispose adeguate. Certo i problemi del paese sono tanti. Ma se si colpisce un diritto che riguarda le libertà della persona, tutto diventa più difficile, si apre una strada pericolosa che porta all’autoritarismo di cui già oggi si avvertono pesanti segnali.
(Dazebao)

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti..

Benvenuti sul mio Blog

Non criticatemi, cerco soltanto di passare il tempo e, mostrare il mio "indirizzo" politico (politica, la cosa più sporca che esista al Mondo).
Masaghepensu (Ma se ci penso)

appello fini travaglio


Lino Giusti,Luigi Morsello,Daniela,Botolo,Ramona,Andrea Camporese,Tapelon,Farfallaleggera,

Masaghepensu

Masaghepensu
Non più giovane ma non (ancora)decrepito, sono soddisfatto della mia Vita e non domando altro

Lettori fissi

Etichette