Scalata Bnl
Sono 28 gli imputati nel processo che si aprirà a Milano per l’assalto del 2005 alla Bnl. Tra questi, l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte, “motore della scalata”, i suoi collaboratori Ivano Sacchetti, Carlo Cimbri e Pierluigi Stefanini, l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio e il suo capo della Vigilanza Francesco Frasca. E poi gli immobiliaristi Stefano Ricucci, Giuseppe Statuto, Danilo Coppola e Vito Bonsignore, il finanziere Emilio Gnutti, i banchieri Giovanni Zonin e Divo Gronchi (Bpv), Guido Leoni (Bper) e Giovanni Berneschi (Carige), oltre ai responsabili della Deutsche Bank. Ma saranno tutti miracolati dalla legge sulla prescrizione breve per gli incensurati. Era l’estate del 2005 quando i “furbetti del quartierino” si lanciarono all’assalto della banca, mentre negli stessi mesi erano sotto attacco anche Antonveneta e Corriere della Sera. Il reato contestato nel processo è aggiotaggio, cioè divulgazione di notizie false per alterare il corso di un titolo in Borsa. L’obiettivo: scalare la banca, con la benedizione della Banca d’Italia, mettendo fuori gioco il Banco di Bilbao che aveva avviato sul mercato l’iter previsto per acquisire le azioni. Il giudice per le indagini preliminari ha firmato i 28 rinvii a giudizio il 18 settembre scorso. La prima udienza è fissata per il 1° febbraio 2010. Ma la “mannaia” calerà allo scadere dei due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio, avvenuta il 3 giugno 2008: dunque il 3 giugno 2010. g.b.
(Da: il Fatto Quotidiano)
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Per porre fine alla vicenda...?Una soluzione ci sarebbe...solo che...
Maseghepensu
(Ma se ci penso)
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