Barzellette, gag, pacche sulle spalle Berlusconi show al vertice della Fao....
16/11/2009
![]() | |
Il premier: «C'è un aeerore, propongo
le dimissioni del presidente Diouf...».
A Gheddafi: «Non dilungarti troppo»
le dimissioni del presidente Diouf...».
A Gheddafi: «Non dilungarti troppo»
ROMA
Gag, battute e persino una barzelletta su Marx. Silvio Berlusconi, nel presiedere i lavori del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, resta fedele a quella che lui stesso ha ribattezzato la "diplomazia del cucù", con riferimento allo scherzo che fece qualche tempo fa al cancelliere tedesco Angela Merkel in una bilaterale a Trieste.
Appena nominato presidente del vertice, il presidente del Consiglio ha subito iniziato a scherzare. Nel leggere la lunga lista di vicepresidenti delle varie commissioni, Berlusconi si è accorto che manca un nome e subito si è rivolto, in tono scherzoso, ai delegati: «Propongo le dimissioni del direttore generale (Jacques Diouf, ndr) per questa grave mancanza». Poi, sempre riprendendo scherzosamente il senegalese che guida l’agenzia delle Nazioni Unite, il Cavaliere gli ha chiesto di aiutarlo nel sostenere l’approvazione di una relazione: «Mi serve un applauso per l’approvazione, Diouf dia una mano alla presidenza e batta questo», gli ha detto indicando qualcosa sul podio.
Ma è sulla durata degli interventi che Berlusconi ha puntato per strappare qualche sorriso alla platea composta anche da capi di Stato e di governo. «Dobbiamo stabilire un tempo massimo per i relatori, tre minuti? Quattro minuti?», ha chiesto ai delegati. Poi, ha iniziato a raccontare una barzelletta: «Una volta Marx ritorna sulla Terra e chiede al Soviet di parlare per un mese. Il soviet si rifiuta e allora lui chiede di parlare per una settimana, poi un giorno, poi un’ora. Alla fine si accordano per tre minuti. Allora Marx andò in televisione e disse: "Lavoratori di tutto il mondo, scusatemi"». Storiella che strappa sorrisi, ma soprattutto le risate di Diouf. Il siparietto è proseguito quando Berlusconi ha chiamato sul podio il leader libico Muammar Gheddafi, noto per i suoi interminabili discorsi: «Naturalmente - ha detto sorridendo il premier italiano - cinque minuti per il colonnello Gheddafi mi sembrano una pia speranza, ma mi rivolgo a lui e alla sua benevolenza».
Gheddafi ha condensato il proprio intervento in pochissimi minuti, limitandosi a sottolineare la necessità di «alimentare le risorse idriche» in Senegal e nel lago Ciad. Poi si è rivolto al Cavaliere: «Al mio amico Berlusconi - ha affermato il Colonnello - dico che non mi dilungherò. La brevità è il fulcro dello spirito e quindi mi fermerò qui come raccomandato». Al termine dell’intervento, durato una decina di minuti scarsi, Berlusconi si è complimentato con il colonnello alzandosi e stringendogli la mano. Poi, tornato al suo posto, ha commentato al microfono: «Abbiamo registrato un record di brevità da parte del Colonnello che resterà negli annali delle sue apparizioni nei vertici internazionali».
Gag, battute e persino una barzelletta su Marx. Silvio Berlusconi, nel presiedere i lavori del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, resta fedele a quella che lui stesso ha ribattezzato la "diplomazia del cucù", con riferimento allo scherzo che fece qualche tempo fa al cancelliere tedesco Angela Merkel in una bilaterale a Trieste.
Appena nominato presidente del vertice, il presidente del Consiglio ha subito iniziato a scherzare. Nel leggere la lunga lista di vicepresidenti delle varie commissioni, Berlusconi si è accorto che manca un nome e subito si è rivolto, in tono scherzoso, ai delegati: «Propongo le dimissioni del direttore generale (Jacques Diouf, ndr) per questa grave mancanza». Poi, sempre riprendendo scherzosamente il senegalese che guida l’agenzia delle Nazioni Unite, il Cavaliere gli ha chiesto di aiutarlo nel sostenere l’approvazione di una relazione: «Mi serve un applauso per l’approvazione, Diouf dia una mano alla presidenza e batta questo», gli ha detto indicando qualcosa sul podio.
Ma è sulla durata degli interventi che Berlusconi ha puntato per strappare qualche sorriso alla platea composta anche da capi di Stato e di governo. «Dobbiamo stabilire un tempo massimo per i relatori, tre minuti? Quattro minuti?», ha chiesto ai delegati. Poi, ha iniziato a raccontare una barzelletta: «Una volta Marx ritorna sulla Terra e chiede al Soviet di parlare per un mese. Il soviet si rifiuta e allora lui chiede di parlare per una settimana, poi un giorno, poi un’ora. Alla fine si accordano per tre minuti. Allora Marx andò in televisione e disse: "Lavoratori di tutto il mondo, scusatemi"». Storiella che strappa sorrisi, ma soprattutto le risate di Diouf. Il siparietto è proseguito quando Berlusconi ha chiamato sul podio il leader libico Muammar Gheddafi, noto per i suoi interminabili discorsi: «Naturalmente - ha detto sorridendo il premier italiano - cinque minuti per il colonnello Gheddafi mi sembrano una pia speranza, ma mi rivolgo a lui e alla sua benevolenza».
Gheddafi ha condensato il proprio intervento in pochissimi minuti, limitandosi a sottolineare la necessità di «alimentare le risorse idriche» in Senegal e nel lago Ciad. Poi si è rivolto al Cavaliere: «Al mio amico Berlusconi - ha affermato il Colonnello - dico che non mi dilungherò. La brevità è il fulcro dello spirito e quindi mi fermerò qui come raccomandato». Al termine dell’intervento, durato una decina di minuti scarsi, Berlusconi si è complimentato con il colonnello alzandosi e stringendogli la mano. Poi, tornato al suo posto, ha commentato al microfono: «Abbiamo registrato un record di brevità da parte del Colonnello che resterà negli annali delle sue apparizioni nei vertici internazionali».
==================================================================
Ogni riunione o convegno al quale Berlusconi partecipa diventa, per forza di cose, un Circo Equestre. E succede anche su un serio argomento come è " La fame nel Mondo" . La volgarità come la stupidità non hanno confini....
Maseghepensu
(Ma se ci penso)







Nessun commento:
Posta un commento
Benvenuti..