lunedì 26 ottobre 2009

Pd, Rutelli: «Andrò con Casini ma non subito...». Poi frena: " Sono giochini di Bruno Vespa...".....

ITAGLIA....









Francesco Rutelli lascia il Pd per andare con Pierferdinando Casini? «Andrò con Casini, ma non subito e non solo». Così il presidente del Copasir risponde ad una domanda di Bruno Vespa nel libro natalizio che il conduttore si appresta a pubblicizzare. Bersani gli risponde indirettamente: " «Penso che la prova di ieri sia stata inequivocabile: abbiamo avuto una spinta, un incoraggiamento formidabile e inaspettato sia dagli iscritti, dai militanti e dai cittadini. Chi ha partecipato alle primarie, ha pagato 2 euro, ha fiducia nel progetto del fiducia che è un partito nuovo e non un partito vecchio. Non credo - ha concluso Bersani - che qualcuno voglia sottrarsi a questa sfida».

«In questi due anni - dice però Rutelli - il Pd ha sprecato un patrimonio anziché costruirne uno nuovo. Avremmo dovuto cambiare terreno di gioco, allenatore, squadra, pallone, modulo tattico, perfino i tifosi. Dopo quindici anni era evidente che lo schema dell'Unione era finito. Bisognava cambiare tutto. E invece non è cambiato niente. Il Pd è senza ceti produttivi. Vota per noi soltanto il 13-14% dei piccoli imprenditori. Ne votavano di più per il vecchio Partito comunista. Siamo senza operai, senza ceto popolare».

«Il discorso che Veltroni fece nel 2007 al Lingotto e una conduzione battagliera della campagna elettorale del 2008 - prosegue il presidente del Copasir - hanno portato il Pd a conquistare un terzo dei voti. Da allora lo stesso Veltroni si è affidato a un eclettismo senza baricentro politico, non è mai più arrivata una proposta chiara. Gli elettori hanno percepito soltanto un rumore di fondo remoto e confuso. Così, mentre Berlusconi detta l'agenda al paese, nel nostro campo da un lato i moderati sono sempre più attratti da Casini e dall'altro guardano a Di Pietro, che batte solo su un punto 'Berlusconi è un mascalzone', e se incontra sulla propria strada il presidente della Repubblica, non risparmia neppure lui. Nemmeno il Pci si era mai sognato di oscillare tra un laicismo fondamentalista minoritario e un giustizialismo caudillista».

«Abbiamo subito una perdita strategica di rappresentanza - prosegue - tanto più grave quanto più sono cominciate le difficoltà del presidente del Consiglio. Per riparare, il Pd si sbilancia a sinistra, e così peggiora la situazione, si isola. Una scelta ancora più assurda nel momento in cui il centrodestra si sbilancia a destra a favore di Bossi, Fini è in grandissima difficoltà e il terreno competitivo diventa quello moderato. E ancora più incredibile dopo che gli ultimi risultati elettorali, a cominciare da quello tedesco, ci dicono che la tradizione socialista è in crisi anche nei paesi in cui aveva riscosso i maggiori successi».

«È incredibile - incalza Rutelli - che il Pd si costruisca radici socialiste con un quarto di secolo di ritardo e molta sinistra è andata a destra. Per essere riformisti, insomma non bisogna stare necessariamente nel Pd. A destra ci sono socialisti come lo stesso Berlusconi, Tremonti, Brunetta. Frattini è diventato socialista venendo dal Manifesto. Bondi era comunista. Maroni viene addirittura da Democrazia Proletaria...». E allora? «Deve formarsi una forza nuova - dice Rutelli nel libro di Vespa - per favorire aggregazioni che nascano da questa crisi, un confronto tra moderati del centrodestra e democratico-riformisti del centrosinistra». Ho capito, gli dice il giornalista: Rutelli se ne va con Casini... «Casini - risponde Rutelli - ma non subito e non solo».

Inevitabile, in serata, la frenata: "Le dichiarazioni diffuse questo pomeriggio da Bruno Vespa non sono state affatto rilasciate ieri, ma risalgono ad una conversazione di alcune settimane fa in vista del libro del conduttore, non ancora pubblicato". La loro divulgazione nella data di oggi potrebbe, dunque, trarre in inganno, poichè le anticipazioni riferiscono solo parzialmente le opinioni di Rutelli che si esprimerà "sulle primarie del Pd e sui propri orientamenti domani a Milano". E per l'ex leader Dl quello delle alleanze "e dei rapporti con i partiti come l'Udc" è "un tema serio" che "non può essere liquidato con i giochini che servono a Vespa per lanciare i suoi libri".

26 ottobre 2009 (L'Unità)
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Personalmente ritengo che, Rutelli, sia uno dei peggiori politici italiani.Non sono mai riuscito a capire da quale parte voglia stare. L'ho sempre considerato una " mina "... vagante.
Masaghepensu
(Ma se ci penso)

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti..

Benvenuti sul mio Blog

Non criticatemi, cerco soltanto di passare il tempo e, mostrare il mio "indirizzo" politico (politica, la cosa più sporca che esista al Mondo).
Masaghepensu (Ma se ci penso)

appello fini travaglio


Lino Giusti,Luigi Morsello,Daniela,Botolo,Ramona,Andrea Camporese,Tapelon,Farfallaleggera,

Masaghepensu

Masaghepensu
Non più giovane ma non (ancora)decrepito, sono soddisfatto della mia Vita e non domando altro

Lettori fissi

Etichette