IN ARRIVO UN NUOVO LODO-GHEDINI A ROMA I PROCESSI DELLE ALTE CARICHE
Da "LA REPUBBLICA" di giovedì 29 ottobre 2009 |
In arrivo un nuovo lodo-Ghedini a Roma i processi delle alte cariche AllannealQuinnale: rispettare la Costituzione su/giudice naturale LIANA MILELLA ROMA-Sempre più in affanno. Sempre più divisi. La Lega e i finiani contro Ghedini. Pezzi del Pdl sempre più perplessi sulle norme ad personam studiate in quel di Padova dall`avvocato del Cavaliere. E stavolta con un alto là del Guardasigilli Alfano: «Mi sono esposto personalmente con il lodo, gli ho dato il mio nome, maadessobasta, ilmio ministerorestafuori, normesullaprescrizione e quant`altro dovranno venire dal dibattito parlamentare». Proprio così. Tant`è che ieri sera, durante la riunione della Consulta del Pdl per la giustizia (Ghedini ne è animatore, factotum, presidente), l`accordo intemo è stato già preso, «niente passi da palazzo Chigi, solo emendamenti ad hoc». La storia della Cirami, della Cirielli, della Pecorella si ripete. La condannain appello diMills è vecchia di 48 ore. Berlusconi ha sempre meno fiducia negli alambicchi giudiziari dei suoi esperti. Lega e finiani stoppano seccamente sulla prescrizione breve perché sarebbe letta con un solo possibile nome, amni- stia. Illegittimo impedimento reso più stringente e praticamente obbligatorio per il giudice già cozza con le sentenze della Consulta e dunque viaggia verso un binario secondano. Maè intorno a quel principio - consentire a chi è imputato e nel contempo riveste incarichi istituzionali di prendere parte al suo processo ed esercitare appieno il diritto alla difesa - che ragiona Niccolò Ghedini per dare al premier la certezza di un ampio riparo dai suoi processi. Bocciato il lodo Alfano che congelava i dibattimenti, ecco rispuntare un nuovo-lodo, un artificio giuridico che suonacosì: «Peri reati commessi dalle alte cariche il tribunale competente è quello di Roma». È tutto da decidere se ne fruiranno anche ministri e parlamentari. E l`ultima spiaggia di Ghedini, l`ultima creatura. La sua "soluzione finale". Maturata negli ultimissimi giorni dopo un sondaggio con Lega e finiani sulla prescrizione breve che ha sortito un esito catastrofico. Intendiamoci: è quella la misura che l`avvocato vorrebbe veramente incassare. Sicura, perché farebbe "morire" d`un colpo i processi Mills e Mediaset. Ma gli ostacoli sono insormontabili. Netto il no della finiana Giulia Bongiorno che gliel`ha comunicato la settimana scorsa. Ora s`aggiunge il niet della Lega che non potrebbe giustificare la nuova amnistia, centinaia di processi chiusi e di imputati liberi, con gli elettori malati di zero tolerance. Sia nuovo lodo allora. Stavolta firmato direttamente dal suo proponente, Ghedini, pronto a tuffarsi in una perigliosa avventura che, alle viste, rischia di risolversi in un altro scontro col Quirinale. Le prime avvisaglie già ci sono. Un lodo che rende obbligatorio il trasferimento a Roma dei processi alle alte cariche, per `di più esteso a ministri e parlamentari, rischiadi scontrarsi con il principio della Costituzione che, all`articolo 25, garantisce il rispetto del giudice naturale. Sul Colle, dove già Napolitano ha messo in guardia Berlusconi da leggi eterogenee e soprattutto dettate dall`emergenza, la prospettiva di un trasferimento forzato dei processi, soprattutto di quelli già in corso come Mills e Mediaset, viene considerata una pericolosa forzatura costituzio- nale. Né, d`altronde, il Colle apre sulla prescrizione che, per come viene disegnata, finirebbe per avere gli stessi effetti devastanti della famosa norma blocca-processi (fermarli tutti per un anno pur di fermare quelli del Cavaliere). L`affanno è massimo. I margini stretti. Nel Pdl molti sono stanchi di immolarsi sull`altare di norme ad personam che si risolvono in continui insuccessi. Anche il lodo Ghedini ha dei rischi perché, gli obiettano, se daunlato i processi vengono trasferiti a Roma, dall`altro per l`imputato è meno facile accampare impegni da spendere come legittimo impedimento. Molti deputati e senatori potrebbero essere perplessi. Ma Ghedini va avanti. Sul piatto è pronto a lanciare un ammorbidimento sulle intercettazioni. Lo teorizza, con il relatore al Senato Roberto Centaro, nella riunione della Consulta. I famosi «gravi indizi di colpevolezza» diventerebbero soltanto - «sufficienti». È un "vedo" per aprire unatrattativa con l`opposizione, la nuova era di Bersani, espuntare una tregua armata sul futuro lodo. c: esso basta, sono " es sto. Da questa vicenda, però, resto fuori`: PROCESSI A ROMA Per i reati commessi da membri del governo e dalle alte cariche i processi verrebbero spostati a Roma in modo da consentire il diritto alla difesa dell`imputato PRESCRIZIONE BREVE Ridurre ulteriormente la prescrizione dopo il taglio della Cirielli (dicembre 2005), eliminando l`aumento di un quarto rispetto al massimo della pena frutto dei cosiddetti "atti interruttivi" LEGR7IMO IMPEDIMENTO Rendere il giudice meno libero di stabilire fino a che punto un imputato può non partecipare alle udienze accampando impegni di carattere istituzionale...... =========================================================== Puzzo di fogna - puzzo di fogna - puzzo di fogna, respirare è diventato impossibile......... Masaghepensu (Ma se ci penso) |

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