Google Android tenta lo sbarco nella galassia di Microsoft...


La prima definizione è quella "informaticamente corretta": si chiama Android ed è un sistema operativo "open source", vale a dire gratuito e soggetto a miglioramenti grazie all'apporto di sviluppatori da ogni parte del mondo. La seconda, meno conciliante, è però più realistica: si chiama Android ed è il sistemaoperativo con cui Google porta il primo attacco al cuore dell'impero Microsoft, vale a dire quel Windows (di cui è stata da poco rilasciata la versione 7) con cui il colosso fondatoda Bill Gates detiene circa il 90% del mercato mondiale. E qui, prima di entrare nel mondodi Android, serve una spiegazione. Perché mai lavorare suunsistema operativo senza farlo ufficialmente proprio, offrendolo persino in modo gratuito? La risposta sta un po' a Mountain View (la sede californiana del motore di ricerca) ed un po' a Redmond (quartier generale Microsoft nel sovrastante Stato di Washington). Innanzitutto in casa Google noninteressa tanto ricavare soldi da unsistema operativo, quanto incassarne molti di più grazie alle persone che utilizzandolo verranno instradate verso servizi e pubblicità on-line, che poi è il business del gruppo. L’altra parte della risposta sta nel tentativo di indebolire l'avversario: seppur gratuito, più Android si diffonde più erode i guadagni miliardari garantiti dalla vendita di Windows. La quale Microsoft non sta a certo a guardare e gioca a sua volta in attacco come dimostra il recente lancio del motore di ricerca Bing. Con queste premesse diventa più facile comprendere le peculiarità di funzionamento di Android.
Dopo essere stati abituati per anni a sistemi operativi strutturati (Windows ma anche Mac e Linux), con finestreda aprire e chiudere, software da installare e programmi da lanciare, qui ci troviamo di fronte a qualcosa di radicalmente diverso. Non a caso già diffuso sugli smartphone (i telefonini di ultima generazione), l’unica cosa che veramente conta per Android è la capacità di trasportare l’utente sul Webnel modo più efficace e rapido. Da qui un’interfaccia spartana se confrontata con il desktop (la schermata di partenza) di Windows. In pratica si può cliccare su appena quattro icone che comunque portano a vario titolo (posta elettronica, chat, ecc...) invariabilmente sul Web. Unadescrizione che può disorientare la moltitudine di persone che con il pc scrivono documenti, inviano lettere, ascoltano musica e quant’altro. Ma Android non nega alcuna di queste operazioni, bensì cambia il modo di eseguirle. Bisogna redigere un testo o preparare una presentazione? Si accede al servizio Google Docs su Internet e si trova tutto il necessario, compreso lo spazio dove archiviare i file realizzati. Si vuole utilizzare la posta elettronica? Un clic e via con Gmail. Scambiarsi messaggi in tempo reale? Per quello c’è Google Talk... Insomma, con Android si entra in un mondo (che qualcuno troverà inquietante) Internet e Google centrico. Una diversa filosofia d’utilizzo del computer che sposta l’enfasi da hardware/software verso connettività/Web, con alcune semplificazioni non da poco, tipo i pochi secondi che trascorrono dall’accensione alla piena operatività della macchina. Se si tratti di una scommessa vincente lo decideranno come al solito i tempi, rapidissimi, dell’informatica. E Google ha già pronto il rilancio: si chiama Chrome Os, il fratello maggiore di Android che sarà pronto l’anno prossimo.
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Mica ho capito bene quel che vogliono dire, il mio cervello non ha più l'agilità di una volta.....
Masaghepensu
(Ma se ci penso)

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