REFERENDUM, siete incerti su come si vota.?
QUANDO SI VOTA: : domenica 21 giugno, dalle 8.00 alle 22.00, e lunedì 22 giugno, dalle 7.00 alle 15.00. Le tre consultazioni referendarie abrogative si terranno in contemporanea con lo svolgimento del ballottaggio per le elezioni dei Presidenti delle province e dei Sindaci nei comuni con più di 15.000 abitanti.
Appena completate le operazioni di voto nelle sezioni si procederà alle operazioni di scrutinio dei referendum e successivamente, senza interruzione, a quelle per le elezioni dei presidenti delle province e dei sindaci.
TESSERA ELETTORALE: per poter esercitare il diritto di voto gli elettori dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente, che ha sostituito il certificato elettorale.
COME SI VOTA:
L’elettore viene chiamato a esprimere il proprio voto su tre temi referendari: se favorevole deve apporre un segno sul SI; se contrario deve apporre un segno sul NO.
Se vince il sì, le norme sono modificate; Se vince il no, resta in vigore la legge attuale.
Per essere valido, ciascun referendum deve raggiungere il quorum: devono cioè recarsi a votare il 50% più uno degli elettori che hanno diritto al voto. Se il quorum non viene raggiunto resta in vigore la legge attuale, qualunque sia il risultato del referendum.
- Referendum popolare 1:
Il quesito sul "Premio di maggioranza alla lista più votata - Camera" prevede il premio di maggioranza alla lista più votata e l'innalzamento della soglia di sbarramento.
Attualmente il premio di maggioranza alla Camera, calcolato su base nazionale, viene attribuito alla singola lista o alla coalizione di liste che ottiene il maggior numero di voti. Il primo quesito referendario propone l'abrogazione del collegamento tra le liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni.
In caso di esito positivo l'attribuzione del premio di maggioranza andrebbe alla singola lista e non alle coalizioni, e innalzerebbe la soglia di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso del 4% alla Camera.
- Referendum popolare 2:
Il quesito "Premio di maggioranza alla lista più votata - Senato" propone, come il primo quesito ma questa volta per il Senato dove il premio di maggioranza viene attribuito su base regionale, l'abrogazione del collegamento tra le liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni.
In caso di esito positivo l'attribuzione del premio di maggioranza andrebbe alla singola lista e non alle coalizioni, e innalzerebbe la soglia di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso dell'8% al Senato.
- Referendum popolare 3:
Il quesito "Abrogazione candidature multiple" per l'abrogazione delle candidature in più di una circoscrizione per lo stesso candidato.
In caso di esito positivo verrà abrogato la possibilità di candidarsi in più di una circoscrizione per lo stesso candidato.
(La Stampa-Torino)

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