sabato 27 giugno 2009

Dopo gli attacchi a Repubblica il premier se la prende con il Giornale "Pettegolezzi che gettano discredito, solidarietà a Cesa e D'Alema"

Berlusconi: "Stampa imbarbarita"

Ma Cesa: da lui non voglio aiuto

Il premier non gradisce le parole del segretario Udc
"Non ho mai partecipato a festini né frequentato minorenni"


Berlusconi: "Stampa imbarbarita" Ma Cesa: da lui non voglio aiuto

Silvio Berlusconi

ROMA - Basta con "l'imbarbarimento" della stampa. Silvio Berlusconi, stavolta, non attacca Repubblica ma il Giornale, quotidiano di famiglia. E lo fa parlando di alcuni articoli che tirano in ballo Massimo D'Alema e Lorenzo Cesa e presunti festini "hard" a Montecitorio.

"Non ho mai condiviso i modi di chi ricorre ai pettegolezzi ed alle chiacchiere di vario genere per insinuare dubbi o gettare discredito nei confronti di qualcuno - dice Berlusconi - Su Cesa non c'è nulla di nulla ma basta un titolo che fa un nome per criminalizzare una persona e sconvolgere una famiglia. Solidarietà a lui e a Massimo D'Alema". Ma Cesa non ci sta e replica secco: "Non ho mai partecipato a festini, nè ho mai frequentato minorenni o persone che fanno uso di droga. Rispetto tutti, ma non accetto solidarietà da nessuno, in particolare dal presidente del Consiglio".

Il premier non gradisce. "Mi dispiace che l'onorevole Cesa non accetti la mia solidarietà. Non ho mai partecipato a cosiddetti festini, non ho mai frequentato minorenni né so a chi si riferisca quando parla di persone che fanno uso di droga. La sua risposta - aggiunge - è offensiva e disdice sia la sua immagine, sia la considerazione che nutrivo nei suoi confronti.
Spero che torni in sé e che risponda alle provocazioni con la stessa serenità e con lo stesso stile con cui reagisco io".

Il premier torna sulle rivelazioni che lo riguardano: "L'imbarbarimento provocato da una ben precisa campagna di stampa avrebbe messo in moto una spirale che va assolutamente arrestata. Poiché io ho denunciato aggressioni a mio danno nessuno può pensare che io possa approvare analoghi metodi ed aggressioni nei confronti di chiunque".

Poi nel pomeriggio il premier ha ripreso l'argomento:
"Gli italiani ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci", ha detto Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a Palaz
zo Chigi convocata per spiegare il nuovo decreto anticrisi.

E il Giornale insiste: "Su Cesa fatti incontrovertibili".

(26 giugno 2009) Tutti gli articoli di politica

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