lunedì 4 maggio 2009

[Prospettive] ROTTAMAZIONE DEL CETO MEDIO

----- Original Message -----
From: pietro_ancona36

Usa 2009, Rottamazione del ceto medio
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Ieri sera ad Anno Zero hanno mostrato (raramente la televisione di occupa
di ciò) che cosa è e come si sviluppa la crisi in America. Tanti, tantissimi
accampamenti di tende nelle campagne incolte attorno a Sacramento capitale
della California da sempre sinonimo di ricchezza e benessere abitati da
persone che avevano perduto il lavoro e con questo la casa, l'auto, i mobili,
tutto. Una di queste diceva che non voleva diventare una homeless, non voleva
lasciarsi andare e pertanto continuava a radersi tutti i giorni. Un altro
raccontava di non potere curare la moglie, non può comprare le medicine
necessarie e che, a causa di questo, presto l'avrebbe perduta. Piangeva. Un
altro si ingegnava a portare su una bicicletta, con una sola mano, una tenda
per piantarla in un luogo più asciutto. Un altro ancora parlava di come
trascorreva il tempo e tirava fuori dalla tenda un libro bagnato dall'umidità
. Poi si vedeva una enorme mensa di un qualche ente dove potevano avere un
pasto caldo. Dalle interviste si apprendeva che erano persone del buon ceto
medio americano a 100 mila euro di reddito l'anno che fino ad ieri avevano
condotto una vita decorosa e magari piena di gratificazioni, non si erano
fatti mancare nulla e che,dall'oggi al domani, si erano trovati in mezzo ad
una strada, naufraghi, senza più niente, costretti a svendere tutto a
cominciare dalla casa per pagare il mutuo e liberarsi dai debiti. Ingegneri,
dirigenti, persone altamente specializzate si sono visti all'improvviso
franare la terra sotto i piedi ed hanno cominciato ad affondare, a perdersi
nella società americana senza trovare un appiglio a cui appoggiarsi, una
qualche solidarietà. Mi è capitato qualche tempo fa di leggere come negli Usa
esista una stratificazione rigidissima di classi sociali che attraversa
tutti i ceti. Se appartiene ad un gruppo sociale che guadagna trentamila
dollari l'anno ed hai una promozione che ti consente di guadagnarne
cinquantamila non puoi restare dove eri e mettere da parte l'aumento ma devi
assolutamente spenderlo. Deve cambiare casa, quartiere, club, frequentazioni,
tutto dal momento che se sei promosso e conservi le tue vecchie abitudini,
non cambi auto. girone di appartenenza, diventi un pesce fuor d'acqua
malvisto dal suo vecchio e dal suo nuovo ambiente. Insomma esiste una
pressione regolatrice c he ti costringe a vivere appena appena con i mezzi
che hai ed ad essere sempre indebitato ed al massimo alla pari.Un meccanismo
di controllo sociale dei ceti attraverso l'occhio dei consumi al quale è
difficile sottrarsi senza diventare una sorta di "curiosità" sociale, un
"originale". Quante delle centinaia di migliaia di persone che vivono nelle
tende, nei camper, nelle baracche riusciranno a salvarsi? Quante nuotando
controcorrente e prese per le gambe dalle sabbie mobili della miseria
potranno rivedere il benessere in cui erano immerse fino ad ieri?
Colpisce la solitudine, lo scenario di assoluta indifferenza sociale in cui
sono abbandonati. Il dolore, le lacrime dei naufraghi sociali non commuovono
nessuno. Nella nazione che controlla l'intero pianeta con le sue basi
militari, gli oceani con le sue possenti costosissime portaerei, che spende
miliardi e miliardi di dollari per finanziare guerre colonialistiche in Iraq,
in Afghanistan, cresce la fascia della popolazione in miseria. Ieri, in
situazione "normale" erano quaranta milioni di americani che vivevano quasi
allo stato nomade in roulottes e camper, oggi sono molti, molti di più. Tutti
sono privi di assistenza sanitaria e di quelli che in Europa si chiamano
"ammortizzatori sociali" ed hanno la funzione di tenere a galla mentre si
cerca una nuova occupazione. Molti giornali hanno spacciato per socialismo
gli aiuti che gli Usa hanno dato con molta generosità alle banche. Si tratta
di una profanazione linguistica: sarebbe socialismo se gli aiuti fosse stati
indirizzate alle persone, alle famiglie, alle vittime del mercato predone.
Si spaccia anche per cogestione lo intervento del sindacato dell'auto nella
salvezza della Chrisler. Epifani è in ammirazione estatica davanti al
fenomeno del sindacato americano che assume il 55% della nuova multinazionale
Chrisler-Fiat. Dovrebbe essere più prudente. Non sono stati resi pubblici i
tagli dei salari e del welfare aziendale imposti ai lavoratori. Questo taglio
brutale della condizione dei dipendenti della Chrisler è stato fatto con il
consenso del Sindacato che ha fatto balenare la prospettiva dei
licenziamenti. Non credo che il 55 per cento che il Sindacato ha della
azienda appartenga ai lavoratori. Non si tratta di azionariato operaio ma di
un pacchetto detenuto e proprietà del Sindacato e cioè di una organizzazione
da molti anni non più controllato dai suoi iscritti con enormi problemi di
democrazia e partecipazione. Un tipico prodotto della società americana che
ha criminalizzato il socialismo, il sindacalismo autonomo e conflittuale con
il padronato e che ha regole interne che consegnano tutto il potere al gruppo
dirigente.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/

www.spazioamico.it

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Nucleare: alla fine si tratta solo di riscaldare acqua per far girare
delle turbine che devono produrre elettricita'. Ma non e' che e'
esagerato mettere in moto una reazione nucleare per fare l'acqua calda?

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